Storie di morte nei dormitori degli operai cinesi rivelano notizie che fanno epoca a proposito delle lotte esistenziali di un nuovo soggetto lavoratore in Cina, il lavoratore migrante (in cinese dagongmei/zai), la cui soggettività di classe non è ancora nata, ma che già si trova sottoposto a dure condizioni di assoggettamento nella Cina contemporanea.
La morte, il destino ultimo dell’esistenza, esprime la propria resa l’abbandono di ogni tentativo di continuare a vivere, per non parlare di continuare a resistere.
Non siamo ancora sicuri se i lavoratori migranti provenienti dalle campagne abbiano la possibilità di reincarnarsi, o se debbano rimanere dei ren, cioè degli esseri umani: La ridefinizione del discorso sulla classe in Cina